Le sensazioni di uno straniero che studia la lingua russa.
Quando per la prima volta uno vede l’alfabeto
russo, pensa: “Figo! C’è la farò!” e crede che sarà una passeggiata. In questi
primi giorni ogni piccola vittoria è molto eccitante. Ecco uno riesce a leggere
la parola “хлеб” senza sforzarsi e magari già sta immaginando di leggere Tolstoj
o Dostoevskij in russo. Però dopo poco arriva la consapevolezza che conoscere l’alfabeto
e riuscire a parlare russo sono due cose completamente diverse.
La maledetta lettera Ы
ha avvelenato l’esistenza a tanti studenti.
“Immaginate un’ambulanza” – dice l’insegnante - “e il suono che fa «ы-и, ы-и, ы-и, ы-и»“
Uno ci prova, ma sembra che l’ambulanza servirà fra poco proprio a lui…
Dopo soltanto 2-3 settimane si riesce a pronunciare
senza sbagliare la parola “привет”.
Quando arriva alle lettere “ш”, “щ” e “ч“ uno pensa che esse
non si distinguano tanto fra loro. E quando parla, i russi non riescono a
capire cosa dice perché le scambia tutte… «Какой ячик?! А-а-а, ящик?»
Poi appare «Ь»,
che si infila in alcune parole cambiandole in modo da non farle riconoscere…E
un giorno voi cercherete un negozio dove si vendono “диваны,
кровати и столы” perché la parola “мебель” è troppo
difficile da pronunciare.
E’ difficile capire la differenza nella
pronuncia fra «мать» e «мат», ma la differenza nel significato si
rivela parecchia. La prima è “madre”, la seconda è “parolaccia”…
I primi tentativi di traduzione saranno un
disastro a causa delle particolarità della grammatica russa.
E quando ci si rassegna all’esistenza di un
“caso”, si scopre che ne esistono altri 5…e che essi non riguardano soltanto i
sostantivi, ma anche…beh, meglio lasciar perdere. Un mio studente disse “E’
inutile che me li spieghi, tanto non li capisco comunque”
Poi arrivano i verbi di moto. Spesso capita
che dopo un paio di mesi di studio l’insegnante dice che gli studenti non sono
ancora pronti per imparare il semplicissimo verbo “andare”. E quando finalmente
si arriva a studiarli e l’insegnante da il compito di scrivere un testo su una passeggiata
in città usando i verbi “ехать”, “идти”, “выходить”, “обходить”, “переходить” и “заходить” – l’unico
desiderio di moto che ci assale è quello di ritornare a casa…
Lo studente che studia il russo guarderà i
suoi amici che studiano lo spagnolo o il francese dall’alto in basso (ma dentro
la sua anima li invidierà disperatamente).
Un giorno voi senz’altro direte a qualcuno
che per tutta la serata di ieri пИсали (facevate pipi), quando in realtà voi писАли (scrivevate).
Ma nonostante il gran mal di testa che vi
procurerà la lingua russa, voi alla fine sarete felici di aver cominciato a
studiarla. Da adesso non potrete semplicemente vivere senza!
Questo post mi ha fatto sorridere.
RispondiEliminaComplimenti Natalia, scrivi benissimo anche in italiano, con ironia e stile.
Alla prossima lezione!
Paola
Grazie Paola! Sei gentile come sempre!
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